giovedì 19 febbraio 2009

Seminario di studi alla Università Cattolica del Sacro Cuore (Mercoledì 11 marzo 2009)

FACOLTÀ DI SCIENZE POLITICHE
DIPARTIMENTO DI SCIENZE POLITICHE
Seminario di studi

Il sacrificio degli istriani, fiumani
e dalmati per rimanere italiani.
L’azione dell’Unione Europea
per il loro diritto a vivere
nella terra natìa


In collaborazione con
Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia
Comitato di Milano


Mercoledì 11 marzo 2009
Cripta Aula Magna, ore 15.00
Università Cattolica del Sacro Cuore
Largo A. Gemelli, 1 - 20123 Milano
FACOLTÀ DI SCIENZE POLITICHE
DIPARTIMENTO DI SCIENZE POLITICHE

Presiede
Prof. MASSIMO DE LEONARDIS
Ordinario di Storia delle relazioni e delle istituzioni internazionali,
Direttore del Dipartimento di Scienze Politiche

Saluto dell’On. LUCIO TOTH
Presidente nazionale dell’Associazione Nazionale
Venezia Giulia e Dalmazia

Relazioni

Presentazione del volume
ROSSANA MONDONI, Sopravvissuto alle foibe,

Solfanelli, Chieti, 2009
presente l’Autrice ed il prefatore LUCIANO GARIBALDI

La nuova Europa e l’esodo dei giuliano-dalmati
MASSIMILIANO LACOTA
Presidente dell’Unione degli Istriani
e della Libera Provincia dell’Istria in esilio

La posizione dell’Unione Europea nella
riaffermazione dei diritti umani, con particolare
riguardo ai diritti degli esuli

Prof. MAURIZIO MARESCA
Ordinario di Diritto internazionale ed europeo
Università di Udine

Far conoscere per far ricordare
Dott. MARINO MICICH
Presidente Associazione per la Cultura
Fiumana, Istriana e Dalmata nel Lazio,
Direttore Archivio Museo Storico di Fiume in Roma

Iniziative future
Prof. AUGUSTO SINAGRA
Ordinario di Diritto dell’Unione Europea
Università di Roma “La Sapienza”

Italiani dimenticati ... in Patria
Prof. GIULIO VIGNOLI
già Docente di Diritto delle Comunità Europee
e Organizzazione internazionale, Università di Genova

Contestualmente al Seminario,
nei locali adiacenti alla Cripta,
sarà allestita la mostra
CONOSCERE PER RICORDARE
Pannelli a colori sulle foibe e l’esodo
Giuliano-Istriano-Dalmata

martedì 3 febbraio 2009

Graziano Udovisi


Graziano Udovisi è nato a Pola in Istria il 6 luglio 1925 da Francesco e Anna Seskar. Risiede a Reggio Emilia.
Frequenta il corso di Allievo Ufficiale a Pola dal gennaio al settembre 1944; diventa tenente della M.D.T. (Milizia Difesa Territoriale fino al 1945. Dall’ottobre 1943, è ufficiale comandante del Presidio di Portole d’Istria e di Rovigno d’Istria. A fine guerra, per salvare i suoi militi, si sposta da Rovigno a Pola su una motobarca. Venuto a conoscenza che i suoi soldati sono ricercati dagli slavi, il 5 maggio 1945 si presenta al Comando slavo (ubicato nella ex questura), raccontando di aver portato in salvo i suoi subalterni a Capodistria prima di raggiungere Pola. Il 13 maggio di quello stesso anno, viene rinchiuso in una cella di circa 16 mq, senza presa d’aria, insieme ad una trentina di soldati. Nella notte fra il 13 e il 14 maggio viene prelevato dalla cella e torturato insieme ad altri cinque commilitoni. Il 14 maggio viene trascinato sull’orlo della foiba di Fianona per essere trucidato. Riuscitosi a liberare i polsi dal fil di ferro che lo legavano, si getta nel baratro, prima che una raffica di mitra lo uccidesse. Nella foiba, a una profondità di venti-trenta metri c’è una pozza d’acqua. In questo modo si salva Risalendo, la sua mano incappa in una testa che prontamente afferra, salvando così un altro sventurato (Giovanni Radeticchio detto “Nini”).
Processato dagli italiani presso il Tribunale di Trieste (Trieste era sottoposta al Governo Militare Alleato) per “collaborazionismo col tedesco invasore”. Egli si difende dichiarando di aver difeso il suolo italiano dallo slavo invasore. Il Tribunale non crede al suo calvario, disconoscendo le foibe, e lo imprigiona prima a Padova, poi a Venezia, Udine, Gorizia, Trieste e Civitavecchia. Liberato nel 1947 a Civitavecchia senza alcuna carta di rilascio. Insegnante elementare, nel dopoguerra si stabilisce nel mantovano: Concoro, Gonzaga; poi nel reggiano: Novellara, Rubiera.

domenica 1 febbraio 2009

Novità editoriale


Graziano Udovisi nel 1943 è un giovane diplomato di Pola, importante base navale italiana in Istria. Dopo lo sbando generale conseguente all’armistizio dell’8 settembre, all’età di 18 anni, decide di arruolarsi insieme ad altri giovani suoi coetanei, nella Milizia territoriale, per difendere Pola dagli attacchi dei comunisti iugoslavi del maresciallo Tito.
Terminata la guerra si presenta al comando di zona, tenuto dai partigiani titini e italiani. Trattenuto, subì torture di ogni genere per alcuni giorni, poi venne infoibato insieme ad altri sventurati. Da quella voragine, riuscì miracolosamente a risalire. Ricorda come la fede gli abbia fatto forza permettendogli di uscire vivo da quell’inferno. Il suo racconto è ricco di particolari riguardo il disegno politico dei comunisti titini che perseguitavano in nome della loro nefasta utopia.
Dopo i titini arriva un’altra terribile insidia: la giustizia italiana. Dopo essere stato curato clandestinamente dalle profonde ferite subite nella foiba, venne tradito. Arrestato, processato, tradotto nelle prigioni di Padova, Venezia, Udine, Gorizia, Trieste. Subì una condanna di oltre tre anni.
Senza soldi e mezzi, con l’avvocato d’ufficio, che non riesce ad avere nemmeno l’appello, dovette subire il carcere. Ancora oggi la sua storia è contestata dai cosiddetti negazionisti. Graziano Udovisi risponde con lucidità ed estrema pacatezza lasciando intravedere una verità che va ben oltre ogni ragionevole dubbio.




Rossana Mondoni
SOPRAVVISSUTO ALLE FOIBE
La vicenda di Graziano Udovisi, combattente italiano al confine orientale, infoibato dai titini, miracolosamente sopravvissuto

Presentazione di Luciano Garibaldi
Edizioni Solfanelli
[ISBN-978-88-89756-60-7]
Pagg. 126 - € 10,00